Si segnala che il Comitato Centrale, dopo essere stato ricostituito nello scorso mese di novembre, ha immediatamente avviato una campagna per verificare la regolarità delle imprese iscritte.
A tal fine, sta utilizzando l’accordo sottoscritto in precedenza con la RAM (società controllata dal Ministero) e dalla Deloitte (Società da quest’ultima incaricata), della durata di due anni, per supportare operativamente gli uffici provinciali della Motorizzazione nel controllo della posizione delle imprese iscritte all’Albo degli Autotrasportatori.
Si tratta nel dettaglio di verificare: lo stato di iscrizione dell’impresa (attiva, sospesa, in liquidazione, cancellata); la coerenza dei dati inseriti nel portale dell’Albo con quanto riportato in Camera di Commercio; l’iscrizione al REN e la sede operativa; l’effettivo pagamento delle quote annuali; la congruità del parco veicolare e il numero degli autisti indicato; la corretta copertura assicurativa dei veicoli e infine i requisiti di onorabilità, idoneità professionale e finanziaria, nonché la loro regolarità contributiva (DURC).
Fin dalla prima riunione d’insediamento, il nuovo Comitato Centrale ha deciso d’iniziare le verifiche con le imprese che non risultano avere alcun veicolo in disponibilità (cd. imprese a veicoli zero).
Successivamente, con apposita “Commissione regolarità” riunitasi lo scorso 23 febbraio, ha analizzato i primi risultati ottenuti sul campione di ben 21.600 imprese con veicoli zero.
Nei primi tre mesi sono state avviate le verifiche sul 59% delle imprese, quindi su circa 12.700 imprese.
Di queste, il 26% (circa 3.200 aziende) sono risultate fallite o liquidate e a breve verrà inviato alle Motorizzazioni competenti l’elenco, in modo da avviare il procedimento di sospensione e/o cancellazione.
516 imprese sono invece risultate sospese e anche in questo caso, trascorsi i 24 mesi dalla richiesta di sospensione, verrà inviato l’elenco alle Motorizzazioni per i provvedimenti di competenza.
Alle imprese restanti (1.128, circa il 13%) è stata inviata la Pec con la richiesta delle informazioni.
La Commissione ha appurato che in questa prima fase di lavoro si sono potute verificare delle criticità e che quindi ad alcune imprese, che risultano avere regolarmente dei veicoli in disponibilità, soprattutto se a noleggio, possano essere state recapitate delle PEC con richiesta di fornire opportuni chiarimenti.
Al riguardo, si intende rasserenare le imprese associate che, pur con i comprensibili errori, le procedure aperte non comporteranno alcuna conseguenza negativa, ma che a tal fine è comunque necessario rispondere alle PEC pervenute, fornendo i documenti ed i chiarimenti richiesti nei termini ivi indicati (solitamente 20 giorni)
Per il futuro si cercherà di evitare ulteriori malfunzionamenti.
Tornando alle risultanze della riunione, si fa presente che è stata fornita anche una classificazione delle irregolarità riscontrate, che sono state circa 25mila.
La maggior parte (35% circa) ha riguardato la discrepanza tra i dati dell’Albo e quelli della Camera di Commercio; il 24% invece era riferito al contributo non versato o versato parzialmente; il 20% alla mancata integrazione del requisito della sede operativa, e il 9% al requisito di idoneità finanziaria. Il restante 12% è suddiviso tra la mancata congruità tra il numero di conducenti e di veicoli, mancata iscrizione al REN e iscrizione all’Albo diversa da attiva.
Nel frattempo, si segnala che l’Albo sta andando avanti anche con la cancellazione delle imprese, che non sono proprio presenti in Camera di Commercio. Tra il 2020 e il 2021 sono risultate cancellate/cessate dal Registro Imprese di Infocamere circa 13.500 imprese e al momento ne sono state cancellate dal REN e dall’Albo circa 9.300.
La Commissione regolarità tornerà a riunirsi nel prossimo mese di marzo.
