Chiedi a FIAP
phone icon
Aderisci a FIAP
signUp icon
Iscriviti alla Newsletter
newsletter icon
News

Ascoltiamoli

| Pubblicato in Organi di Informazione
Vie Trasporti Alessandro Peron

Quello della mancanza di autisti è un problema di cui si discute da anni. Tante le idee, delle istituzioni e degli operatori, ma alla fine la situazione non cambia. Qualcuno ha provato a chiedere loro perché?


Sebbene il problema della mancanza di autisti nel settore dell'autotrasporto sia innegabile, spesso i numeri comunicati non riflettono accuratamente la realtà. Se davvero in Italia mancassero 15.000-20.000 autisti dovrebbero mancare anche altrettanti camion. Ciò nonostante, le tariffe dei servizi di trasporto continuano a scendere, contraddicendo la legge che prevede un aumento dei prezzi con una maggiore domanda e una minore offerta.

Negli ultimi anni, per risolvere al questione autisti sono state proposte numerose soluzioni sia dalle istituzioni, sia dagli operatori del settore: scuole di formazione, bonus patenti, patenti pagate dalle imprese, premi in denaro, ecc. La situazione però non è cambiata: gli autisti mancano. C'è chi attribuisce la colpa ai giovani che non vogliono fare sacrifici, chi al decreto flussi inefficace e chi ad altri vari fattori esterni.

Tutti hanno soluzioni e spiegazioni, ma nessuno chiede agli autisti stessi perché non vogliono più fare questo lavoro. Io l'ho fatto, intervistando un centinaio di conducenti italiani e stranieri, e il risultato è semplice quanto disarmante. Ebbene, si pensa che agli autisti interessi solo lo stipendio, i viaggi che devono fare e la marca dei camion che devono guidare, ma le loro esigenze sono ben diverse.

Dovremmo dare per scontato che ogni lavoratore voglia conoscere i propri orari, trovare un ambiente pulito e accogliente, con aria condizionata d'estate e riscaldamento d'inverno, servizi igienici adeguati per uomini e donne, una macchina del caffè e persone cordiali con cui interagire. Per gli autisti, tutto questo è impossibile.

Non sanno se riusciranno a rientrare a casa, e basta un ritardo al carico o scarico per far saltare tutto, costringendoli a fermarsi fuori. Non trovano aree di sosta adeguate e sicure, e i servizi igienici spesso sono in condizioni indecenti, non solo negli autogrill in autostrada, ma anche e soprattutto nei punti di carico e scarico presso i magazzini dell'industria e della grande distribuzione.

Inoltre, sono spesso trattati come invisibili dai committenti durante il carico e scarico, lasciati per ore ad attendere un turno o rimandati al giorno dopo per un ritardo di 10 minuti. Le istituzioni dimenticano continuamente il loro lavoro in ogni provvedimento (basta guardare il nuovo Codice della strada) e i cittadini, non di rado, si lasciano scappare qualche imprecazione quando li incrociano per strada. 

Solo silenzi

Se poi chiedono informazioni sui percorsi di crescita all'interno dell'azienda, su eventuali altre mansioni in caso di infortunio, sugli incentivi di welfare aziendale per chi lavora bene, o su come conciliare lavoro e vita privata, ricevono solo silenzi. Non ho volutamente toccato l'aspetto economico, perché non è sempre il primo punto di importanza.

Se vogliamo davvero far tornare la voglia di fare questo mestiere, serve un cambio culturale, a partire dagli imprenditori dell'autotrasporto e da tutta la filiera, che devono imparare a rispettare e valorizzare questi lavoratori.

È indispensabile ricordare che hanno il grande compito di portare la merce tutti i giorni negli scaffali dei negozi e nelle nostre case.

Il lavoro deve essere ripensato, dandogli la giusta dignità e cambiando il modello organizzativo, prendendo anche posizioni ferme nei confronti della filiera. Solo allora potremo intraprendere un percorso che risolverà il problema.

Come diciamo in FIAP, il primo passo è l'ascolto. Cerchiamo di costruire un dialogo costruttivo e, grazie a chi ha passione per questo mestiere, comprendiamo come renderlo attrattivo per coinvolgere le nuove generazioni. Il futuro dell'autotrasporto dipenderà anche dalla nostra capacità di affrontare questi problemi con serietà e determinazione.

Articolo a cura di Alessandro Peron, per Vie e Trasporti

customer care icon
Chiedi a FIAP

Contattaci per informazioni, chiarimenti e supporto!

fiap icon
Iscriviti a Fiap

Entra far parte della Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali

info icon
Informazioni

Contattaci in modo semplice e veloce!