Tra gli interventi adottati, dell’emergenza COVID-19, si ricordano:
- il decreto “Cura Italia” (art. 65, DL n. 18/2020) che ha previsto un credito d’imposta a favore degli esercenti attività d’impresa nella misura del 60% del canone di locazione del mese di marzo 2020. Tale beneficio (c.d. “bonus negozi e botteghe”) è riconosciuto soltanto se l’immobile utilizzato per l’attività rientra nella categoria catastale C/1;
- il decreto “Rilancio” (art. 28, DL n. 34/2020) che ha previsto un ulteriore credito d’imposta riferito ai canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo, con una portata più ampia rispetto al beneficio di cui al citato art. 65. In particolare, tale agevolazione:
- è riconosciuta anche a favore di lavoratori autonomi e enti non commerciali;
- è usufruibile anche per gli immobili di categoria catastale diversa dalla C/1;
- attiene ai canoni di locazione dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020.
Per poterne beneficiare è richiesta una riduzione del fatturato.
Recentemente, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito al bonus locazioni del decreto “Rilancio” (circolare n. 14/E/2020 e risoluzione n. 32/E/2020), istituendo il codice tributo (“6920”) da indicare nel modello F24 per l’utilizzo in compensazione del credito. Nel seguito si forniscono alcune precisazioni conseguenti ai chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate.
Per approfondimenti, consultare la Circolare a cura dello Studio Alcor Commercialisti S.p.A. disponibile in allegato per gli Associati FIAP abilitati ad accedere all'area riservata del sito.
