Corsi CQC irregolari A quando un pò di pulizia?
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Da tempo andiamo denunciando che sui corsi di rinnovo della CQC le cose non funzionano. Ora i timori e i sospetti di brogli che abbiamo in più occasioni denunciato sembra che trovino una clamorosa conferma in una serie di interviste che il programma televisivo Striscia la notizia ha mandato in onda sabato scorso 12 ottobre; per quelli che se la sono persa, forniamo il link
di collegamento diretto. Arrivati a questo punto di scuse per non intervenire non ce ne sono più. Intanto se il fenomeno si conferma, come noi temiamo, molto diffuso su buona parte del territorio nazionale occorre avere il coraggio di togliere, per prima cosa, il giocattolo dalle mani delle autoscuole che hanno messo in piedi corsi fantasma. Vanno fatte chiudere !!! E poi è indispensabile aprire una riflessione seria su come si individuano i soggetti titolati ad erogare una formazione importante e delicata come quella riguardante l'aggiornamento delle norme di comportamento dei cosiddetti conducenti professionali. E' ora di finirla che a fare il cosiddetto "mercato" siano i troppo furbi e i disonesti. E soprattutto non venga in mente a qualcuno di appesantire ulteriormente gli adempimenti a carico dei conducenti con l'introduzione di esami a fine corso o altro che non troverebbero riscontro nel resto d'Europa. Sono i disonesti che vanno perseguiti non quelli che le regole le rispettano e i corsi li fanno. La favola che non ci sono fondi per pagare i funzionari ministeriali che devono andare a fare le visite ispettive non ha ragion d'essere: è sufficiente introdurre un ticket di 5,00/10,00 euro per ogni partecipante ai corsi e anche il problema delle risorse sarebbe risolto una volta per tutte. Occorre, poi, a nostro modesto avviso, rivedere l'intero impianto del sistema formativo obbligatorio introducendo quella che, in una proposta ad hoc che trovate su questa stessa home page , abbiamo definito "la formazione continua". A questo punto ci aspettiamo a breve un confronto di merito sia a livello politico che a livello tecnico con il Minsitero dei Trasporti per discutere nel merito tutta la grande partita della formazione obbligatoria e in quella sede torneremo a presentare le nostre proposte. Su questo, potete esserne certi, non abbiamo nessuna intenzione di demordere.