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Cosa mettere sotto l’albero al lavoratore

Peron: nonostante il momento difficile dobbiamo dare un segnale forte dell’importanza dei nostri lavoratori per il comparto del trasporto e della logistica

| Pubblicato in News
Cosa mettere sotto lalbero al lavoratore

Per alcuni saranno delle ovvietà, per altri forse delle novità, ma in considerazione delle difficoltà sempre crescenti nel reperire e mantenere agganciato personale e talenti nel nostro comparto, può essere utile riepilogare, anche brevemente,  quali possono essere quegli strumenti di ausilio nella fidelizzazione degli Addetti delle Imprese

Tra le soluzioni possibili, senza scendere eccessivamente in tecnicismi, c’è quella dei cosiddetti FRINGE BENEFIT, ovvero beni e servizi, aggiuntivi rispetto alla normale retribuzione, che il datore di lavoro può riconoscere ai propri dipendenti. L'ammontare, il trattamento fiscale e contributivo dei FRINGE BENEFIT varia a seconda del bene e servizio attribuito al dipendente. 

Vediamo, quindi, insieme, quali sono le tipologie e categorie di “benefit”, dai buoni carburante al welfare aziendale, che si possono utilizzare, fermo restando poi la necessità di un approfondimento della materia e delle modalità di fruizione, con il proprio consulente di fiducia o con i tecnici della Federazione.

Beni ceduti e servizi prestati

Non concorrono alla formazione del reddito per il 2023, beni ceduti e servizi prestati, se complessivamente non superino gli € 258,33, o € 3.000 in caso di lavoratori con figli a carico, se rappresentati da documenti di legittimazione in formato cartaceo o elettronico, per esempio tramite specifici “token” (“Buoni”) o per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale.

I buoni carburante potrebbero essere erogati ai sensi dei massimali qui citati con la conseguenza che sarebbero esenti anche ai fini contributivi.

Il bonus carburante (diversi da quelli citati nel punto precedente)

La possibilità anche per l’anno 2023 di erogare ad ogni singolo lavoratore buoni carburante, che non concorrono alla formazione del reddito del lavoratore, sino a un importo non superiore ai € 200. Attenzione: l’Importo non esente da contributi.

I buoni pasto

Le prestazioni sostitutive delle somministrazioni di vitto, rappresentate dai buoni pasto o “ticket restaurant”, sono disciplinate da specifiche norme e non costituiscono reddito di lavoro dipendente fino all'importo complessivo giornaliero di euro 4, aumentato a euro 8 nel caso in cui le stesse siano rese in forma elettronica.

Per il principio dell'armonizzazione delle basi imponibili fiscali e previdenziali i suddetti importi non sono soggetti né a tassazione né a contribuzione. Attenzione non possono essere erogati se al lavoratore è stata applicata una trasferta in busta paga.

Auto aziendale concesse in uso promiscuo ai dipendenti

Un'altra possibilità è data dall'utilizzo da parte del lavoratore dell'automezzo aziendale oltre che per scopi lavorativi anche per uso personale. Gli automezzi, interessati al regime fiscale in esame sono quelli indicati nella specifica normativa, penalizzando i veicoli maggiormente inquinanti. Le modalità di utilizzo incidono anche nella determinazione del reddito dell'impresa e la deducibilità varia in base al lasso temporale di uso promiscuo e se l’automezzo sia assegnato ad uso esclusivo del dipendente.

Prestiti ai dipendenti

In caso di concessione diretta di prestiti ai dipendenti, il fringe benefit è costituito dal 50% della differenza tra l'importo degli interessi calcolato in base tasso ufficiale di riferimento stabilito dalla Banca Centrale Europea, vigente al termine di ciascun anno e l'importo degli interessi calcolato al tasso applicato sugli stessi, salvo specifiche esclusioni citate nella norma.

Fabbricati concessi in locazione

Per i fabbricati concessi ai dipendenti in locazione, uso o comodato, costituisce fringe benefit la differenza tra la rendita catastale del fabbricato, aumentata di tutte le spese inerenti, e quanto corrisposto per il godimento del fabbricato stesso.

Servizi di trasporto e abbonamenti

Sono escluse dal reddito di lavoro dipendente nel limite di euro 250,00 le somme erogate o rimborsate alla generalità o a categorie di dipendenti dal datore di lavoro o le spese da quest'ultimo direttamente sostenute, volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto, di accordo o di regolamento aziendale, per l'acquisto degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale del dipendente e dei familiari a carico come specificato nella normativa vigente. 

Welfare aziendale: le finalità di rilevanza sociale

Dalla Legge di Stabilità 2016 sono identificate le erogazioni del datore di lavoro che possono andare a comporre il welfare aziendale inteso quale insieme di prestazioni, opere, servizi corrisposti al dipendente in natura o sotto forma di rimborso spese aventi finalità di rilevanza sociale, di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale/ sanitaria/ culto, escluse pertanto dal reddito di lavoro dipendente.

Quando però le suddette opere o servizi sono sostenute dal datore di lavoro volontariamente, la relativa spesa è deducibile per un ammontare complessivo non superiore al 5% dell'ammontare delle spese per prestazioni di lavoro dipendente risultante dalla dichiarazione dei redditi. Per la deducibilità integrale di dette spese dal reddito di impresa o di lavoro autonomo è, quindi, necessario che la misura derivi da una contrattazione collettiva o, anche, da un regolamento aziendale che abbia però valenza di vincolo contrattuale.

Le azioni offerte ai dipendenti: l'azionariato popolare

È escluso dal reddito anche il valore delle azioni dell’Impresa offerte alla generalità dei dipendenti per un importo non superiore complessivamente a € 2.065,83.

L'esclusione dal reddito riguarda le azioni emesse dall'impresa con la quale il contribuente intrattiene il rapporto di lavoro e non devono essere riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro e non devono essere cedute dal dipendente per un periodo di 3 anni dal momento dell'attribuzione.


Riferimenti Normativa

  • DL 115/2022
  • Art. 2 DL 21/2022
  • Art. 51 TUIR

Prassi

  • Circ. AE 1° agosto 2023 n. 23/E
  • Circ. AE 4 novembre 2022 n. 35/E
  • Ris. AE 28 maggio 2010 n. 46
  • Ris. AE 29 marzo 2010 n. 26
  • Ris. AE 5 giugno 2007 n. 126
  • Circ. MEF 23 dicembre 1997 n. 326/E
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