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Costi minimi di sicurezza: si riparte?

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I costi minimi, come tutti sicuramente ricordano, vennero istituiti per garantire la sicurezza attraverso la regolazione del mercato. In altre parole si voleva evitare che esasperando la competizione soprattutto fra le imprese di trasporto meno strutturate, si determinassero situazioni di grave pericolo sul fronte della sicurezza. Dopo un avvio non privo di contrasti, una parte della committenza (tra cui ricordiamo Confetra e Confindustria alle quali inspiegabilmente si associò anche Cna Fita) fece di tutto per sabotare il lavoro dell’Osservatorio e impedire la pubblicazione dei costi minimi. Non riuscendo in questo loro intento pensarono bene di ricorrere alla Corte di giustizia europea la quale stabilì che i costi minimi, frutto delle elaborazioni dell’Osservatorio, erano in contrasto con le norme europee. Ora, a qualche anno di distanza, la situazione cambia nuovamente. Su ricorso di una impresa di autotrasporto - assistita da FIAP per tutto l’iter - che aveva promosso una causa per il riconoscimento dei costi minimi di sicurezza , il Tribunale adito ha voluto sincerarsi della reale portata del pronunciamento della corte di Giustizia europea; vale a dire se la sentenza cassava qualsiasi ipotesi di regolamentazione del mercato attraverso la fissazione di costi minimi oppure se oggetto della sentenza dovevano intendersi solo quelli fissati dall’Osservatorio. La risposta è stata illuminante: Per questi motivi, la Corte (Ottava Sezione) dichiara: L’articolo 101 TFUE, in combinato disposto con l’articolo 4, paragrafo 3, TUE, deve essere interpretato nel senso che non osta a una normativa nazionale, come quella di cui al procedimento principale, in forza della quale il prezzo dei servizi di autotrasporto delle merci per conto di terzi non può essere inferiore a costi minimi d’esercizio determinati da un’amministrazione nazionale. Stante la risposta che non lascia spazio a interpretazioni dubbie, UNATRAS in data 17 novembre ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Renzi e al Ministro Delrio per sollecitare entro la fine del mese risposte concrete in ordine ai seguenti punti chiave: -Misura della decontribuzione per il 2016 in regime de minimis, di cui si attende la circolare operativa dell’INPS che doveva essere emanata in tempi brevi, così come promesso nell’ultimo incontro con il Sottosegretario Sen. Vicari; -Misure antidumping sociale, per cui si attendono le disposizioni per la piena applicazione del d.lgs 136/2016 anche ai trasporti internazionali, così come fatto dai Governi di Francia e Germania; -Ripristino dei costi di esercizio delle imprese di autotrasporto, definiti dall’amministrazione, la cui legittimità è stata ribadita ufficialmente dalla Corte di Giustizia Europea con Ordinanza del 20 Giugno u.s. -Tempi certi di pagamento per le imprese del settore. -Calendario dei divieti 2017, per cui sono previste delle giornate in più di divieto di circolazione per i mezzi pesanti. Se poi le risposte non ci saranno, il ricorso a iniziative di autotutela sarà inevitabile.  

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