Il Ministero della Salute ha "aperto" alla somministrazione della dose cosiddetta “booster” ai soggetti vaccinati all’estero con vaccini NON riconosciuti in Europa dalla EMA - Agenzia europea per i medicinali.
Secondo quanto indicato nella Circolare prot. 0050269 datata 4 novembre 2021, i soggetti interessati potranno ricevere una dose di richiamo con vaccino a "m-RNA" nei dosaggi autorizzati per il “booster” (30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty di Pfizer/BioNTech; 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax di Moderna) a partire da 28 giorni e fino a un massimo di 6 mesi (180 gg) dal completamento del ciclo primario.
Ciò consentirà a questi individui di ottenere la certificazione verde Covid-19, alla stregua di coloro che ricevono uno dei vaccini autorizzati da EMA.
Qualora la dose booster non fosse somministrata nel predetto arco di tempo, ovvero in caso di mancato completamento del ciclo primario di vaccinazione con vaccino non autorizzato da EMA, l’interessato potrà comunque sottoporsi ad un ciclo vaccinale primario completo mediante vaccino a "m-RNA", con la somministrazione delle due dosi negli intervalli di tempo previsti e nei relativi dosaggi autorizzati.
Si invitano le imprese che, nell'ambito della loro operatività, possono incorrere nella presenza di soggetti potenzialmente interessati, a verificare la portata della nuova disposizione ministeriale, nell'ambito dei protocolli sanitari di prevenzione dalla COVID-19, ai fini della sicurezza sul lavoro.
Si rimane in attesa delle disposizioni "operative" utili all'effettuazione della somministrazione.
La nota del Ministero è disponibile al seguente link: Ministero della Salute Circolare prot. 0050269
