La conversione in Legge del D.L. 104, datato10 agosto 2023 - e la relativa pubblicazione della norma sulla Gazzetta Ufficiale n° 136 del 9 ottobre u.s. - ha confermato l’esclusione degli operatori economici del settore Autotrasporto merci dalle competenze dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti e, di conseguenza , dall'onere del pagamento del relativo contributo per il funzionamento dell’Autorità medesima.
E' giunta, quindi, a conclusione una disputa che ha avuto nel 2018 il momento più negativo allorquando, con l'emanazione del cosiddetto "Decreto Morandi", divenne Legge l'estensione alle Imprese di Autotrasporto del pagamento del contributo, fino ad allora imputabile ai soli “gestori” delle infrastrutture e dei servizi regolati dall'Autorità, e non anche ai cosiddetti "fruitori". Le disposizioni di legge sono contenute nell'articolo 20 del provvedimento pubblicato, del quale si mette a disposizione la copia.
Un risultato che ha visto la Federazione da sempre impegnata nel suo ottenimento, con maggiore intensità proprio a partire dall'anno 2018, ottenibile unicamente con l'adozione di un provvedimento di pari rango rispetto a quello che ha generato lo scenario.
E' bene precisare che tale esclusione "è operativa" dalla data di entrata in vigore del decreto, ossia il 10 agosto scorso. Una definizione che va analizzata e valutata nei suoi effetti pratici, e che influenza quanto già avvenuto, in termini di versamenti effettuati dalle imprese alla medesima data. Scenario sul quale FIAP sta svolgendo alcuni approfondimenti. Inizialmente era, infatti, prevista la "soppressione" del contributo, che avrebbe generato probabilmente uno scenario più congeniale dal punto di vista giuridico.
Ulteriore importante novità introdotta durante la trasformazione in legge del DL 104, concerne il recupero dello stanziamento dei 37 milioni di euro destinati al pagamento degli "Investimenti" effettuati dalle imprese di autotrasporto nel biennio 2020-2021. Fondi che erano stati decurtati dallo stanziamento complessivo - ben 122.225.624 euro - in occasione della spending review avviata dal MEF lo scorso mese di settembre. Nota, quest'ultima, assolutamente positiva che, se nion adotatta, avrebbe penalizzato le Imprese che avevano già sostenuto lo sforzo economico, tra l'altro già rendicontato al Ministero competente.
