Emendamento Votato alla Camera dei Deputati: FIAP NON CI STA

L’emendamento presentato dal ministro dei Trasporti Lupi e approvato ieri dalla Camera dei Deputati - per la FIAP - non è condivisibile se non interverranno, al Senato, almeno alcune importanti modifiche. Siamo fautori convinti, e non da oggi, della necessità di introdurre norme che garantiscano la “regolarità e la legalità dell’autotrasporto” ma riteniamo doveroso ribadire che l’autotrasporto per operare nella legalità ha bisogno anche di committenti regolari che operino nella sfera del rispetto delle leggi. Con le sanzioni blande ed i controlli inesistenti ivi previsti i committenti non si prenderanno nemmeno la briga di leggerlo, l’emendamento, nella certezza che potranno continuare a fare i loro comodi. Con l’emendamento votato dalla Camera, nei fatti sono state restituite con gli interessi ai committenti conquiste che, gli autotrasportatori, hanno faticosamente ottenuto nel corso degli ultimi dieci anni, a cominciare dall’eliminazione dell’azione diretta in caso di mancato pagamento delle fatture di trasporto che, in realtà, era più temuta degli stessi costi minimi di sicurezza. Per quanto ci riguarda come FIAP, oltre a ripristinare in maniera non equivoca il concetto di azione diretta, le modifiche all’art. 83 bis potrebbero essere condivise se, come minimo, in coda al nuovo comma 14 (Alla violazione delle norme di cui ai commi 13 e 13 bis consegue la sanzione amministrativa pecuniaria pari al dieci per cento dell’importo delle fatture e comunque non inferiore ad euro 1000,00 ) venisse aggiunto: ed è comunque preclusa in maniera definitiva la deduzione degli importi corrisposti tardivamente ad ogni fine fiscale. La sentenza della Corte di Giustizia, è bene ricordarlo, ha inficiato le delibere assunte dall’osservatorio in materia di costi minimi di sicurezza, da nessuna parte viene messa in discussione l’azione diretta e, tanto meno, l’introduzione di sanzioni efficaci per chi non paga nei termini previsti dalle stesse norme europee. A differenza di chi sostiene che l’emendamento approvato sia il massimo risultato possibile in questo particolare momento, riteniamo che, se al Senato non saranno apportate le modifiche discusse e concordate in Unatras, l’unica strada possibile sarà il ricorso a forme di autotutela non escluso il fermo totale dei servizi.