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Esecutivo Unatras del 7 giugno

| Pubblicato in News
unatras Il comitato esecutivo Unatras riunito oggi ha esaminato l’esito dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi col Governo. All’unanimità è stata riconfermata l’insoddisfazione già espressa sulla non tangibilità delle soluzioni prospettate sugli impegni contenuti nel Protocollo d’intesa del novembre scorso. Nel mantenere immutata la proclamazione del fermo dei servizi di trasporto, l’Esecutivo, tenendo nella dovuta considerazione la delicata fase elettorale, ha assunto la seguente decisione: “Qualora nei prossimi giorni non vengano presentati i provvedimenti annunciati dal Governo mercoledì 1° giugno, con particolare riferimento alla questione delle spese non documentate che debbono essere fruibili per l’imminente scadenza fiscale, si ritroverà il giorno 22 giugno p.v. per formalizzare l’attuazione delle procedure previste per il fermo dal codice di autoregolamentazione. Inoltre, come da impegno garantito dal Governo, nel caso in cui i 65 milioni di euro destinati alla misura della decontribuzione dei conducenti non fossero fruibili, tale importo dovrà essere ripartito da subito nelle altre misure strutturali, ivi comprese le deduzioni per le spese non documentate, la cui copertura dovrà arrivare ad almeno 56 euro/giorno”. Nell’auspicare che il Governo riconosca il senso di responsabilità dimostrato dalle Federazioni dell’autotrasporto, l’Unatras resta in attesa di un urgente riscontro Il Commento del Presidente Nazionale di FIAP, Massimo Bagnoli

Oggi si è riunito l'esecutivo Unatras per decidere quale strada prendere dopo la proclamazione del fermo Nazionale e che ha seguito l'incontro con il sottosegretario, la dott.ssa Vicari, ed il capo di Gabinetto, il dott. Bonaretti.

La presenza delle associazioni aderenti e di un nutrito gruppo di imprese, ha avuto il merito di generare un confronto, in alcuni passaggi anche duro, ma sicuramente sincero ed accorato.

Il rischio che si giungesse a dare un “nome e cognome” al fermo, ovvero a definirne le date di attuazione, c'era ed era palpabile.

Gli argomenti, ma anche i malintesi, sono stati tanti. Tanto per sgombrare il campo da pensieri che a qualcuno sono venuti e che non ha mancato di manifestare, non si trattava e non si tratta di fare un fermo per reclamare i 5 euro che il Governo non ci ha concesso sulle spese non documentate, ma sul fatto di non aver tenuto fede a tutto il contenuto dell'accordo del 5 novembre 2016.

Premesso che da parte nostra, non ci siamo tirati indietro nel sottolineare che, dopo sette mesi, era stato fatto poco o niente a dimostrazione che siamo sempre meno "presi sul serio", registriamo che, secondo quanto assicurano i funzionari di un governo che con la nostra categoria si sta dimostrando inaffidabile, per non dire offensivo nei suoi comportamenti, nel breve giro di pochi giorni una gran parte delle disposizioni saranno licenziate e pronte per essere operative.

Unatras ha quindi deciso di mantenere la dichiarazione di fermo, ma di sospendere l'invio delle date di esecuzione al 22 giugno, giorno in cui ci sarà un ulteriore passaggio con l'esecutivo per vedere se, alle tante chiacchiere, si sarà dato corso anche ai fatti.

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