![CuraItalia Massimo Bagnoli Presidente FIAP v4](https://www.fiapautotrasporti.it/assets/Uploads/CuraItalia-Massimo-Bagnoli-Presidente-FIAP-v4.jpg)
Che il Governo del Premier Draghi ed i Ministri scelti incasseranno, tra oggi e domani, la fiducia dei due rami del Parlamento, è ormai chiaro. Dichiarazioni di voto e numeri rendono ormai scontato il risultato, ed i distinguo nelle votazioni avranno, per taluni, il consueto scopo di marcare il territorio per costruire probabili future rendite di posizione da spendere nei momenti opportuni.
Ciò assodato, e ribadendo l’apprezzamento di FIAP per la scelta del Prof. Giovannini alla guida del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sul quale la Federazione si è già espressa, l’attenzione si sposta sulla nomina dei Sottosegretari, ad alcuni dei quali potrà essere attribuito il ruolo di Vice Ministro.
Tra ciò che, modernamente, abbiamo imparato a definire “rumors” - ovvero le voci di corridoio - liste di nominativi precompilate, redatte rincorrendo, più che probabilmente, dei “desiderata” tesi a soddisfare esigenze più di collocazione e rappresentanza politica, piuttosto che bisogni veri e reali dell’area di interesse, mi piace pensare, ancora di questi tempi, che la scelta di un Sottosegretario di Stato, o di un Vice Ministro, passi comunque dalla valutazione delle competenze e delle esperienze che, accumulate nel tempo, gli o le permetterebbero di valutare, scegliere ed agire nell’ambito assegnato con conoscenza, coscienza e, magari, con un po' di passione.
La prima perché, evidentemente aiuta nella migliore comprensione delle dinamiche che regolano uno tra i settori chiave dell’economia, interessato da una legiferazione pluridecennale di natura tecnica e regolamentare, davvero intensa, soprattutto a livello comunitario e, ciò nonostante, non privo di punti di criticità che provocano effetti negativi di dumping sociale e concorrenza sleale, a più livelli, anche nel mercato interno dei servizi.
La coscienza, fattore altrettanto importante, in quanto, se ben alimentata dal primo, permette di assumere iniziative e decisioni realisticamente conformi agli obiettivi che si auspicano per il settore.
Ma il terzo fattore è, a mio parere, quello più importante, quello davvero di peso. Senza la passione, quella vera, nell’approcciare alle scelte e nell’agire in conseguenza, rispetto ad un settore come quello del trasporto e della logistica, il rischio è di affrontare bisogni e criticità con un piglio eccessivamente “teorico”, che molte volte si rivela essere scarsamente utile, se non controproducente. Ed è più che una sensazione che, ormai da tempo, la passione della Politica per il nostro settore, sia purtroppo assente. Ed il ricorso evidente a forme di sostegno ormai obsolete, che nulla hanno a che vedere con il concetto di sviluppo, è prova evidente dell’assenza di visione.
Le sfide che il settore già oggi, ma ancora di più nell’immediato futuro, si troverà ad affrontare, come la transazione tecnologica ed ecologica, unita alla sostenibilità, da intendere sia in senso “ambientale”, sia dal punto di vista “aziendale”, concetto sostanzialmente più ampio e completo, connesso ad una produzione del valore aziendale e relativi investimenti che saranno sempre più valutati per il loro impatto in termini ambientali, sociali e di governance, richiedono una attenzione ed un approccio diversi. Ed alla scelta di un Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che, oltre alle conoscenze e competenze, ha messo in evidenza la “passione “ per lo sviluppo sostenibile, sarebbe fuori luogo far seguire una scelta non altrettanto ponderata, di chiara matrice politica.
Ad maiora semper
Massimo Bagnoli – Presidente FIAP