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La FIAP firma il Muscat Compact ideato e promosso dall’IRU

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L’IRU – International Road Transport Union di Ginevra, Organizzazione di rappresentanza del trasporto di merci e persone a livello mondiale, nel suo recente World Congress 2018 svoltosi lo scorso novembre a Muscat, capitale dell’Oman, Paese Medio-Orientale nel quale si sta realizzando una tra le più importanti e innovative trasformazioni in campo logistico e trasportistico a livello intercontinentale, ha dato corpo ad una iniziativa che, oltre a confermare e rinsaldare l’unione e le affinità tra l’Organizzazione stessa e l’UNECE – United Nation Economic Commission for Europe – rapporto la cui comprensione è fondamentale per cogliere i meccanismi che legano l’IRU alla gestione della Convenzione TIR - ha promosso e dato il via ad un’azione collettiva guida avente lo scopo di sostenere, attraverso la collaborazione tra Pubblico e Privato, lo sforzo ambizioso di assumere il controllo del futuro del trasporto, attraverso l’utilizzo dell’innovazione tecnologica ed una più intensa azione di dialogo e mediazione. Questa operazione, in relazione all’evento e alla località nella quale è stata promossa, viene identificata come “Muscat Compact”.

Un patto con il quale, ad oggi, le Delegazioni di ben 90 Paesi (*), rappresentanti il mondo produttivo , associativi e politico, insieme a IRU e UNECE, si sono impegnate ad un dialogo sempre più aperto, approfondito ed efficace, su temi come il sostegno degli scambi commerciali, la costruzione del capitale umano utile alla crescita, la decarbonizzazione, la digitalizzazione e l’efficienza intermodale. Un esercizio notevole di “networking” che, unitamente ad una adeguata pianificazione, ha posto le basi per il superamento delle sfide e delle incertezze che possono influenzare pesantemente lo sviluppo e la crescita del settore, delle sue imprese. Il riferimento è, ad esempio, alla incertezza geopolitica, a possibili andamenti recessivi a livello globale ovvero al cambiamento nella domanda dei consumatori, ossia situazioni che possono frenare scelte ed investimenti importanti in entità e qualità. Il tutto per consentire il raggiungimento degli obiettivi di un settore chiave nelle connessioni a livello globale, come individuati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS). Una serie di indirizzi e “best practises” che FIAP ha sottoscritto in occasione dell’Assemblea Generale IRU svoltasi lo scorso 10 maggio 2019 a Ginevra.

Sono 4 gli elementi chiave che caratterizzano il Muscat Compact:

Professionalità e persone: è necessario porre al centro dell’interesse le persone che lavorano nell’Industria del Trasporto, quello su strada in modo particolare. Una forza lavoro motivata, professionalmente preparata, che lavora in condizioni ottimali, permette lo svolgimento delle attività in modo migliore. Su questo aspetto si giocano molte delle opportunità del futuro del settore, interessato da tempo dalla mancanza di autisti professionali, generata anche dalla scarsa attrattività economica e tecnica, nonché dall’elevato livello di rischio intrinseco. Agire, quindi, in chiave comune affinché le opportunità che permettano di accrescere contenuti, qualità e remunerazione del lavoro in modo globale, è fondamentale, così come migliorare approccio e soluzioni sul tema della sicurezza stradale. La formazione, attraverso percorsi standardizzati e certificati, riveste in questo senso un ruolo strategico.

Commercio e scambi internazionali efficienti: il commercio dei prodotti e dei servizi, ben gestito, efficiente ed economicamente sostenibile promuove la crescita economica, il lavoro, la prosperità e “ça va sans dire “ ottimali rapporti tra le nazioni. Ecco perché il trasporto, e le infrastrutture, in senso stretto, sono importanti dalla partenza all’ultimo miglio, in ogni viaggio. Occorre quindi assicurare, senza se e senza ma, che la mobilità delle merci, e delle persone, sia priva di ostacoli ed efficiente come necessario. Un chiaro messaggio di contrasto e biasimo contro ogni ingiustificabile limitazione, leggasi limitazioni al transito in Austria, BREXIT ed effetti derivanti, dazi USA-CINA e quant’altro di simile.

Rispetto per l’ambiente: il trasporto deve necessariamente coesistere con l’ambiente e la natura, ma ciò deve avvenire in armonia. È quanto mai indispensabile implementare un lavoro comune, tra Industria, Istituzioni e altri, affinché si individuino soluzioni tecnologiche e si mettano in atto quelle “migliori pratiche” che permetteranno un trasporto più rispettoso per l’ambiente. Su questo non ci sono dubbi e perplessità. Tuttavia, le soluzioni individuate devono permettere e preservare la permeabilità commerciale e la mobilità delle persone, a livelli economici accettabili. L’Industria del Trasporto è, ad esempio, già da tempo impegnata nella ricerca di una più efficace decarbonizzazione – la classificazione ambientale delle motorizzazioni non rappresenta, infatti e unicamente, un codice alfanumerico. È già in corso da tempo la sperimentazione e l’adozione di soluzioni tecnologiche che permettono l’utilizzo di fonti energetiche alternative rispetto ai raffinati di petrolio. Occorre agire, quindi, in termini di efficienza nelle operazioni logistiche, nell’adozioni di soluzioni tecnologiche green, e adottare percorsi di formazione/informazione opportuni. Un esempio è la cosiddetta eco-guida.

Innovazione: la tecnologia ha le potenzialità per trasformare processi produttivi, prodotti, servizi e le vite lavorative, ed il maggior e positivo impatto possibile, in questo senso, lo si può ottenere più velocemente tramite un lavoro comune, diffuso e condiviso, di ricerca, sviluppo e adozione di nuove soluzioni. Se digitalizzare le procedure legate al trasporto, adottando ad esempio soluzioni come la E-CMR, significa eliminare errori, indesiderate anomalie e discrepanze, che possono avere un riflesso sulla velocità e la sicurezza delle operazioni, nonchè sulla loro regolarità e certezza “fiscale”, allora ben vengano investimenti in termini economici ed azioni legislative in tale direzione – all’argomento E-CMR verrà dedicato un prossimo numero di questa rubrica.

In buona sostanza, la collaborazione effettiva e concreta tra Governi, Industria e Servizi, basata su standard internazionali e procedure comuni, è la chiave fondamentale per il raggiungimento di un obiettivo condiviso da tutti.

Le misure proposte nel Compact

Di seguito le direttrici esplicitate nel “Muscat Compact”, sottoscritto lo scorso novembre 2018  dai presenti all’IRU World Congress 2018 e alle quali si sono recentemente aggiunte quelle di ulteriori Delegazioni partecipanti all’Assemblea Generale IRU, svoltasi lo scorso 10 maggio a Ginevra. Tra queste anche quella della FIAP- Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali, unica Associazione Italiana aderente all’IRU presente ai lavori:

  • che le Organizzazioni Internazionali ed i Responsabili Politici individuino indicatori di natura sociale, tecnica ed economica, adeguati e coerenti, ad esempio che permettano la valutazione vera dell’impatto delle policy e delle decisioni globali, e non indicatori arbitrari e vincolati a rendite di posizione politica;
  • che i Paesi ed i loro Governi accedano ed implementino le convenzioni internazionali, quali standard per il miglioramento nei rapporti e negli scambi, e relativi protocolli;
  • che i Responsabili Politici formulino leggi, regolamenti e relative misure che irrobustiscano l’Industria del trasporto, e non viceversa;
  • che i Governi e gli Attori di tutta la catena logistica, lavorino insieme ed incrementino lo sforzo comune verso la decarbonizzazione reale, una maggiore sicurezza stradale, sociale, anche rispetto alla criminalità;
  • che la Comunità Finanziaria metta a disposizione le risorse necessarie per valorizzare il potenziale del Trasporto e della Logistica, spingendo verso l’innovazione tecnologica e infrastrutturale, sostenendo la digitalizzazione, l’automazione e la connettività, tra veicoli, autisti e tutto il sistema dei trasporti, della mobilità. Veri investimenti per il futuro, e non solo costi.

Una collaborazione “totale” tra tutti i soggetti coinvolti per realizzare un obiettivo comune: un futuro per il trasporto, migliore.

“La FIAP si riconosce nei principi e nelle finalità individuati nel Muscat Compact – spiega Piero Savazzi, Responsabile Comunicazione e Relazioni Esterne di FIAP. Da tempo la Federazione lavora seguendo un modello simile e coerente, promuovendo la professionalità, la competenza ed il rispetto delle regole, attraverso adeguate relazioni, interventi mirati e azioni di comunicazione. Il Muscat compact rientra naturalmente nel concept DRIVING INNOVATION TOGETHER, e costituisce un valido modello di riferimento per lo sviluppo delle attività interne alla Federazione, soprattutto per i suoi Rappresentanti territoriali, ed esterne, verso Enti pubblici, Privati ed Imprese di tutta la Filiera del trasporto e della logistica.”

 (*) Oltre a UNECE – United Nations Economics Commission for Europe e IRU – World International Road Transport Union, tra le Delegazioni firmatarie del Muscat Compact quelle della World Bank, e di Organizzazioni Nazionali, Internazionali e imprese dei seguenti Paesi:  Afghanistan, Armenia, Algeria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Germania, Giordania, Iran, Israele, Italia, Kazakhstan, Kenya, Lithuania, Lussemburgo, Messico, Moldova, Norvegia, Olanda, Oman, Polonia, Qatar, Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Ungheria, Uzbekistan.

Per approfondimenti:

Il testo del Muscat Compact

L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell'ON

Link al sito dell'UNECE - United Nation Economic Commission for Europe

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