Al Presidente ART Nicola Zaccheo,
Lo abbiamo scritto già molte volte, e detto in più sedi anche istituzionali, che il "contributo" ART è, di fatto, una tassa per lo svolgimento dell'attività di trasporto e di logistica. Un prelievo nelle tasche delle imprese, fondamentalmente quelle strutturate, che non trova una sua giustificazione nel ritenere tali soggetti dei "beneficiari" di una attività di regolazione di un Ente, su altri ambiti e aspetti, i cui gravami di spesa dovrebbero, eventualmente, essere a carico dello Stato e non delle Aziende. Fermo restando il fatto che le attività del comparto sono liberalizzate e già ampiamente regolate a livello unionale e nazionale.
Abbiamo contrastato, negli anni, le azioni dell'ART verso il Settore con azioni di giustizia amministrativa. Abbiamo chiesto alla Politica, di ogni schieramento, di risolvere il problema, generato da una legge, con un provvedimento di pari rango, ma ad oggi, l'unica soluzione "salvagente" individuata è stata quella della sterilizzazione, anno per anno, del versamento del contributo, attraverso un intervento del MEF ma che, purtroppo, ha lasciato inalterato l'onere della "dichiarazione" all'Ente dei propri affari (con tanto di relazioni dei Revisori giustificative dell'esclusione di parte di essi dal calcolo), mantenendo sostanzialmente aperta la questione, ed esponendo le Imprese ad un contenzioso ripetitivo.
In questo scenario, non è possibile assecondare "indagini conoscitive", avviate dall'Ente che Lei presiede, il cui obiettivo, espresso chiaramente, è quello di "acquisire elementi informativi su alcune specifiche tematiche", il cui contenuto e le eventuali risposte possono trasformarsi in suggerimenti, nemmeno tanto occulti, per idee e nuovi percorsi che si proietterebbero inevitabilmente sulle richieste dell'Ente verso le Aziende. Un esempio è ciò che è avvenuto con la "sub-vezione".
Ecco perchè la FIAP, "lealmente" rispetto alle Imprese associate ad al comparto rappresentato, ha deciso di non rispondere al questionario, via PEC, esternando la propria decisione con questa lettera aperta.
Anzi, utilizzeremo il questionario, nella sua formulazione, per riaffermare le nostre ragioni e per rafforzare la nostra azione nelle sedi Istituzionali, a partire dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini, affinchè si giunga ad una coerente definizione della questione.
Alessandro Peron, Segretario generale FIAP
