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La solidarietà, per Fiap, non è un optional

| Pubblicato in News
Il capodanno, appena passato - come ormai è consuetudine - fra i profughi della Bosnia, è stato un capodanno diverso, diverso per davvero: poche luminarie, niente botti, zero champagne. La situazione che abbiamo trovato nella zone di Capilina, Trebizat e Pocitelj è decisamente peggiorata negli ultimi tempi: bambini malnutriti;  anziani privi della minima assistenza; medicine praticamente impossibili da reperire; il lavoro?  una chimera! ; le “lussuose baracche” in cui i profughi stanno rintanati sono prive di finestre, ma in compenso sono avvolte nella plastica  per cercare di arginare il freddo pungente;  i bagni sono - ovviamente - in comune e - rigorosamente - privi di acqua calda; i vestiti e le scarpe invernali un ricordo sbiadito; in compenso però non ci sono neanche i  mezzi per trasportare ammalati e bambini negli ospedali o a scuola.  Per la corrente elettrica avevamo portato due gruppi elettrogeni, ma per funzionare necessitano di benzina e da queste parti è difficile da trovare e da acquistare;  e tanto altro ancora ci sarebbe da elencare. Questa volta grazie anche alla RAI che da tempo si occupa del problema  sono venuti in carovana anche alcuni autotrasportatori, nostri associati, che hanno avuto la conferma di tutto quello che avevano fino a quel momento solo sentito raccontare. Insomma una situazione disastrosa e disastrata come quasi sempre una guerra lascia dietro di se. Oltre ai campi profughi, e non si parla di anni fa , ma di attualità, abbiamo visitato anche alcuni "residui"  di famiglie che hanno occupato case ancora diroccate per effetto dei  bombardamenti e, ci dicono i residenti, pericolosamente vicine a campi minati; case dove la solidarietà non riesce ad arrivare. Abbiamo saputo, per esempio, della morte per fame e freddo di un bambino. Tanta rabbia e disperazione, ma la voglia di vivere seppur ridotta al lumicino, c’è ancora e ce ne rendiamo conto quando, con i nostri viaggi oltre a  portare un pò di cibarie indispensabili per la sopravvivenza, riusciamo a riportarci a casa  un sorriso. Ringrazio Rai Radio 1 che spesso si occupa della nostra iniziativa tanto che il prossimo 13 gennaio alle ore 23,00 circa, il programma uomini e camion, parlerà della situazione. Come gruppo di solidarietà FIAP abbiamo deciso di lanciare una sottoscrizione  finalizzata all’acquisto di un pulmino che vorremmo utilizzare  per recarci in quei posti, per  portare più generi alimentari, per accompagnare i bambini a scuola e gli ammalati nei centri di ricovero. Una piccola goccia ma importante. Le foto che  pubblichiamo di seguito - nella loro crudezza - danno un quadro significativo dei problemi e delle difficoltà che questi nostri sfortunati vicini di casa si trovano ad dover affrontare.  Lasciando i commenti aperti e due indirizzi mail (galantifiap@gmail.com s.faggi@fiapautotrasporti.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ), chiedo,  a chi vuole, di dare il proprio contributo come meglio crede e può.   Buon anno a tutti. Roberto Galanti resp. organizzazione Fiap
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