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L’attesa per il Decreto Rilancio cresce ma per l’Autotrasporto temiamo scarsi effetti

Fase 2 in corso. Emergenza terminata. La FIAP rilancia i temi forti di interesse del settore

| Pubblicato in News
De Micheli 020 web v2

Pur comprendendo l’esigenza del Governo, se non la necessità, di produrre interventi economici di carattere orizzontale, destinati alla più ampia platea di imprese e contribuenti possibili, dalla lettura delle bozze del provvedimento, ampiamente descritte e commentate sugli organi di informazione in questi ultimi giorni, abbiamo constatato e temiamo che per le Imprese di Trasporto saranno probabilmente di difficile fruibilità.

Imprese che, nonostante il momento di emergenza, hanno continuato a trasportare e rifornire tutto e tutti di prodotti sanitari e di vera importanza – con il plauso della gente e delle Istituzioni Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti compresa - marciando a costi raddoppiati, vista la mancanza del bilanciamento con i carichi di ritorno, e fronteggiando una sempre crescente e grave difficoltà finanziaria per effetto della diffusa pratica del posticipo unilaterale dei pagamenti.

“Siamo consapevoli del fatto che, in questo scenario difficile, il Governo sia chiamato a rispondere alle esigenze di molti settori in difficoltà generata dalla pandemia – commenta Alessandro Peron, Direttore FIAP – ma avremmo preferito un confronto più ampio e aperto con il Ministero, che si è orientato al dialogo con Confederazioni che, a ben vedere, rappresentano maggiormente la Committenza. Piuttosto che suggerimenti mediati, filtrati e scritti sulla carta avremmo parlato apertamente di ciò che avviene in questo mercato, dal lato del volante.

Un rammarico apparso evidente durante i lavori del Consiglio Nazionale FIAP, riunitosi ieri per analizzare la situazione, e durante il quale non sono mancate le critiche anche all’unico provvedimento di natura economica riservato al settore, ossia l’incremento delle disponibilità dedicate al rimborso dei pedaggi autostradali. Venti milioni di euro che, probabilmente, frutteranno qualche decina di euro per veicolo di effettivo rimborso per le imprese. Ben poca cosa messa a confronto dello sforzo reale operato dalle imprese del settore.

Ritorneremo a evidenziare con forza le anomalie ed i temi di interesse, che per noi sono principalmente  i costi di riferimento ed i tempi di pagamento che, con opportune iniziative e soluzioni adottate per tempo  - e ne sono state valutate, individuate e proposte di interessanti - avrebbero forse potuto produrre i loro effetti già ora. E la storia di questo settore, e del confronto tra le rappresentanze vere ed i Governi, ci insegna che occorre percorrere anche strade innovative per risolvere situazioni che si trascinano da anni, superando il ricorso alle solite provvidenze che difficilmente produrranno effetti in termini di miglioramento, costringendo le imprese ad impegnarsi nella costante rincorsa alla copertura dei loro debiti. Una debolezza, purtroppo, intrinseca.  La FIAP, in questo senso, sarà sempre promotrice del confronto su questi temi con tutti.”

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