Le Associazioni dell'Autotrasporto aderenti al coordinamento nazionale UNATRAS hanno appreso con preoccupazione, a mezzo stampa, che il Governo ha presentato un emendamento che garantisce il rimborso accise soltanto fino al 1° luglio 2020. Tutto ciò in contraddizione al buonsenso ed al dialogo avviato tra Governo ed Associazioni che, con senso di responsabilità, ha permesso sul filo di lana di allentare la tensione che si è diffusa tra gli operatori del settore, optando per la sospensione del fermo.
"Siamo convinti che il Ministro dei Trasporti Paola De Micheli mantenga fede agli impegni assunti nell'interlocuzione con le rappresentanze di UNATRAS, culminata con il Protocollo d'intesa del 19 novembre u.s.- così recita il comunicato stampa diffuso dall'Unione. Per questo UNATRAS, dopo aver apprezzato la difesa del trasporto italiano sul caso Brennero, confida che già nelle prossime ore la determinazione dell'On. De Micheli consenta di porre rimedio sulla questione accise, per cui vi è un esplicita intesa che garantisce il rimborso almeno fino al 1° ottobre e l'impegno del Governo ad una possibile estensione fino a gennaio 2021 con contestuale avvio del fondo per la sostituzione dei veicoli più vetusti. Il mantenimento degli impegni ed il rispetto del faticoso accordo raggiunto sono i presupposti necessari per proseguire il dialogo intrapreso con decisione dal Ministro De Micheli, condizione indispensabile per evitare che il malcontento degli autotrasportatori possa determinare dure prese di posizione della categoria a partire dal prossimo mese di gennaio."
"Abbiamo rimarcato ai Colleghi UNATRAS, con una nostra nota - aggiunge il Presidente FIAP Massimo Bagnoli, che seppur comprendendo gli innumerevoli impegni e imprevisti che il Ministro De Micheli si è trovata a dover affrontare in questo periodo, è inconfutabile che non ha rispettato uno dei punti fondamentali dell’accordo che ci ha indotto a sospendere il fermo nazionale. Mi riferisco alla mancata convocazione del tavolo con il MEF per trovare una soluzione all’annoso problema del mancato rispetto dei tempi di pagamento. Tenendo presente l’avvicinarsi della pausa natalizia il rischio che anche gli accordi sulla re-introduzione dei costi minimi non vengano rispettati si fa ogni giorno più concreto."
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