Il Ministero dell’Interno, facendo seguito ad una precedente nota emessa sull'argomento lo scorso 9 Marzo, ha emanato una ulteriore circolare nella quale ha elencato le proroghe previste dal Regolamento U.E. 2021/267 che non vengono applicate dai singoli Paesi U.E.
Nel rimandare alla lettura dell’elenco il Ministero dell’Interno, nella sua nota datata 17 marzo 2021, ha evidenziato che “Le decisioni assunte dai paesi dell'Unione suindicati, producono i propri effetti nei confronti dei veicoli immatricolati e sui documenti per la circolazione rilasciati in quei paesi, ed hanno efficacia per la circolazione sull'intero territorio dell'Unione europea, mentre, resta valida l'efficacia delle proroghe per i veicoli e documenti afferenti a paesi che non hanno comunicato nulla.”
Ciò significa che i conducenti italiani, ed i veicoli immatricolati in Italia, non corrono alcun rischio anche quando si trovino a circolare in Paesi esteri che non abbiano riconosciuto la proroga di interesse.
Rimane valido, comunque, l’elenco allegato dall’Interno alla circolare del 9 Marzo, in cui si fa riferimento alla situazione delle proroghe basate sul precedente Regolamento U.E. 2020/698. Infatti, come evidenzia il Ministero, “le disposizioni di quest'ultimo Regolamento, con particolare riferimento all'art. 2 relativo alle CQC, all'art. 3 relativo alle patenti di guida e all'art. 5 relativo alla revisione dei veicoli, che hanno previsto proroghe di validità di sette mesi per le scadenze ricomprese nel periodo tra il 1° febbraio 2020 e il 31 agosto 2020, trovano possibile applicazione sino al 31 marzo 2021”
