Qualche Chiarimento Sul Lavoro Notturno Degli Autisti.

Come noto, l’art. 7 del Decreto Legislativo n. 234 del 19.11.2007 (che ha recepito la Direttiva europea 2002/15/CE in tema di organizzazione dell'orario di lavoro delle persone che effettuano operazioni mobili di autotrasporto) prevede per gli autisti che "qualora sia svolto lavoro notturno, l'orario di lavoro giornaliero non deve superare le dieci ore per ciascun periodo di ventiquattro ore”. La norma ha destato perplessità circa la sua corretta interpretazione sin dalla sua entrata in vigore; l’art. 3 del D.Lgs. 234/2007, infatti, definisce come “notte” un periodo di almeno quattro ore consecutive tra le 00:00 e le 07:00 e per “lavoro notturno” ogni prestazione espletata durante la “notte”. Se ne deduce che il limite di 10 ore dovrebbe scattare solo se il lavoratore svolga attività lavorativa per almeno quattro ore consecutive tra le 00:00 e le 07:00. Alcuni, tuttavia, hanno fatto notare che il limite giornaliero di dieci ore dovrebbe scattare a prescindere dal fatto che le quattro o più ore di lavoro notturno siano consecutive per non vanificare la ratio della norma. Qual è l’ interpretazione più corretta della norma? E’ quanto cerca di chiarire l’Avv. Federico Gallo, esperto di tutela degli utenti della strada e di controversie relative alla violazione delle norme sulla circolazione (Codice della strada, Reg. CE 561/06, D.Lgs 286/2005, etc.). Per ulteriori dettagli si rinvia alla lettura del parere dell’avv. Federico Gallo disponibile, per coloro che si sono registrati al portale, nella sezione “ Angolo Legale”.