Con grande soddisfazione comunichiamo a tutti gli associati che abbiamo ricevuto dal Ministero dei Trasporti la comunicazione dell’accoglimento della nostra domanda per la ricostituzione del Comitato Centrale dell’Albo nazionale degli autotrasportatori.
Ringraziamo tutti coloro che, grazie alla fattiva collaborazione, hanno consentito di raggiungere questo importante traguardo. L’auspicio di Fiap è che il nuovo Comitato riesca ad affrontare, con determinazione ed efficacia, i tanti problemi che stanno rendendo particolarmente difficile la vita di tante imprese
In attesa che il Ministro formalizzi con proprio decreto la ricostituzione del Comitato centrale per l’Albo e individui il Dirigente generale a cui affidare la Presidenza dello stesso, per quanto ci compete, possiamo assicurare che i rappresentanti di Fiap non mancheranno di dare il proprio contributo, in modo costruttivo, nell’intento di trovare soluzioni concrete ai problemi.
In occasione di questo importante rinnovo, che viene a cadere in un momento di straordinaria difficoltà per le imprese di autotrasporto, l’atteggiamento a nostro avviso inutilmente e colpevolmente strumentale, assunto da altre due organizzazioni del settore, Trasportounito e Cna Fita, non può passare sotto silenzio.
Assolutamente legittimo sostenere, come ha fatto Trasportounito in occasione dell’ultimo fermo proclamato e fallito anche nella sua piattaforma rivendicativa, la tesi che l’Albo vada abolito.
Ma allora a che pro Trasportounito ha presentato richiesta per farne parte? Per sabotarne le iniziative dall’interno? E sarebbe questo il modo di difendere la categoria?
Ragionamento per molti versi analogo va fatto per Cna Fita che, come tutte le altre Associazioni, ha presentato richiesta per essere riconosciuta fra le più rappresentative organizzazioni del settore e per poter nominare, di conseguenza, il proprio rappresentante.
Poi un bel giorno la Presidente se ne vien fuori con la brillante idea di abolire l’Albo. Convertita sulla via di Longo? No! Molto meno prosaicamente ha capito che la sua candidatura alla vice-Presidenza dell’Albo, non trovava molte sponde favorevoli fra le altre Associazioni e allora: muoia Sansone e tutti i filistei !!!
Qualcuno, commentando la vicenda, ha evocato la celebre favola di Fedro della volpe e l’uva. L’uva sarà anche stata acerba per “la volpe” ma, ci chiediamo, ritornando così prontamente sui suoi passi dopo essersi pubblicamente esposta, non ha forse inghiottito un boccone amaro?
Anche in questo caso, fermo restando che è legittimo cambiare idea, a parer nostro, si commette l’errore di scambiare l’interesse per la “cadrega” con quello della categoria.
Far intendere di candidarsi alla guida di un fronte riformista al solo e “nobile” fine di favorire il settore, è un giochino che agli autotrasportatori non ha mai portato e non porterà mai niente di buono e che lasciamo fare volentieri a chi lo ha concepito.
Silvio Faggi Segretario generale FIAP
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