Chiedi a FIAP
phone icon
Aderisci a FIAP
signUp icon
Iscriviti alla Newsletter
newsletter icon
News

Rivoluzionari del menga

| Pubblicato in News
A sentirla raccontare c'è da non crederci. Tutti li a dire che  non è possibile, che si tratta di uno scherzo di cattivo gusto, che quei poveracci che si son fatti un mazzo così a montar dei fermi non meritano di essere sbeffeggiati e via dicendo. Eppure quello che all'inizio pareva solo un venticello  un pò impertinente e calunnioso si sta rapidamente trasformando in una tempesta. Ma andiamo con ordine perchè il racconto è gustoso e va centellinato come un buon brunello d'annata. Si parte dalla revoca del fermo del 2007 ad opera dai massimi dirigenti delle due associazioni artigiane e in barba al volere della categoria e da un signore che non ci sta e se ne va sbattendo la porta. Dopo di che il nostro decide di farsi la "sua" di associazione e, infschiandosene di tutto e di tutti parte subito con il piede sbagliato infatti ha la malaugurata ideas di chiamarla come un'altra associazione esistente. Poi, novello Don Chisciotte, parte arma in pugno alla conquista dei bisarchisti. Gente, questa, che di punto in bianco si è trovata con cali delle immatricolazioni delle auto a due cifre alla quale, almeno in parte, pur con tutta l'umana comprensione possibile bisognava dire di cambiar mestiere. Il nostro, invece, ci si è messo di buzzo buono ad organizzare fermi e proteste.  Risultato?! Zero assoluto. Non pago di cotanto scorno, sempre il nostro ha pensato bene di giocare in grande, in fondo la crisi mordeva e morde forte, di gente ai limiti della disperazione ce n'è tanta in giro, perchè accontentarsi dei soli bisarchisti?  Detto e fatto e, in men che non si dica, ti scodella un paio di fermi votati al totale insuccesso per gli autotrasportatori ma comunque una formidabile vetrina sotto il profilo mediatico per il nostro. Nell'ultima occasione, di un paio di mesi orsono, Don Quiquote inanella anche due virtuosismi degni di una étoile; per prima cosa si allea con vari movimenti di gente più o meno arrabbiata (arrabbiata ma che non disdegna di spostarsi da un picchetto all'altro in jaguar!) a partire dai forconi, cobas del latte e altre sigle più o meno inventate per la bisogna, e poi chiede l'abolizione dell'Albo nazionale degli autotrasportatori (forse subodorando che gli manca qualche requisito per poterne far parte). Entrambe le cose fanno un pò di  rumore; in fondo non si è mai vista una rivoluzione che non abbia pulsioni iconoclaste. Cosa c'è di meglio  che inventarsi un nemico da abbattere e concentrare su questo la furia sovversiva della plebe vociante? L'albo, sotto questo profilo, deve essere sembrato perfetto al nostro difensore della fazione degli  autotrasportatori  poveri ed emarginati. Una quantità industriale di sterco è stata così riversata sull'organo di  governo della categoria indicandola come la sentina di tutti i peggiori vizi. Passa neanche un mese e il Ministero pubblica il decreto che detta le regole per il rinnovo dell'albo. Le associazioni che vogliono farne parte dovranno, entro il 29 gennaio 2014, dimostrare il possesso di tutta una serie di requisiti. Fra questi bven'è uno che generea qualche apprensione in tutte le Federazioni nazionali, infatti occorre dimostrare che l'organizzazione è  rappresentata nel Cnel  direttamente o attraverso la Confederazione cui aderisce. Il nostro prima protesta poi però   ha il classico colpo di genio: se vogliono l'adesione ad una Confederazione presente nel Cnel ebbene l'avranno! Ma non una qualsiasi, giammai!!!! Non siamo mica personaggi da seconde o terze file !  Ci vuole il meglio, la creme de la creme, ci vuole Confetra.  
customer care icon
Chiedi a FIAP

Contattaci per informazioni, chiarimenti e supporto!

fiap icon
Iscriviti a Fiap

Entra far parte della Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali

info icon
Informazioni

Contattaci in modo semplice e veloce!