Si va al fermo nazionale dei servizi di trasporto

 L'incontro tenutosi il 13 di novembre con il Sottosegretario Girlanda non ha portato alcuna novità di rilievo. Le questioni poste dalle Associazioni dell'autotrasporto restano tutte aperte e il loro esito finale assolutamente incerto, a cominciare dalla ventilata ipotesi di ridurre il rimborso delle accise sul gasolio. Una misura, quest'ultima, inserita furtivamente nelle pieghe della legge di stabilità dopo che la mannaia del ministro delle Finanze era già calata sulle risorse destinate al settore tagliando 70 milioni di euro.La Presidenza di Unatras il giorno stesso dell'incontro con il sottosegretario Girlanda all'unanimità ha deciso di proclamare il fermo nazionale dei servizi dalle ore 00,00 del giorno 9/12/2013 fino alle ore 24,00 del giorno 13/12/2013. Ora ci sono 25 giorni di tempo nel corso dei quali il Governo, volendo, può trovare le soluzioni ai problemi posti dagli autotrasportatori e scongiurare questa prova al Paese. Per quanto ci riguarda, come Fiap, abbiamo portato al tavolo 2 proposte che intendiamo ribadire anche nel prosieguo della trattativa:          1. quella sulla indeducibilità delle fatture per i committenti che pagano in ritardo rispetto ai tempi fissati dalla Legge della quale trattiamo in altro articolo su questa pagina e         2. quella sull'inasprimento delle sanzioni per coloro che effettuano trasporti di cabotaggio abusivo colpendo direttamente anche i committenti che affidano loro la merce. Proposta che trattiamo ampiamente in altro articolo su questa pagina. Di seguito  pubblichiamo anche il comunicato stampa di Unatras ( link ) e quello condiviso da Unatras e da Anita ( link.)