Sistri last minute: la montagna ha partorito il topolino

Con una nota esplicativa pubblicata il 30 settembre 2013 sul sito del Ministero dell'Ambiente - non datata, non firmata, senza un numero di protocollo e altre amenità del genere - si danno  le istruzioni istruzioni su come devono comportarsi i soggetti che hanno l'obbligo di applicare il Sistri a partire dal 1° ottobre. Una nota nella quale sono contenute alcune precisazioni a dir poco sconcertanti, tipo l'assoggettamento dei vettori esteri al Sistri allorchè trasportano rifiuti in Italia (cabotaggio) o dall'Italia verso paesi terzi (se invece li importiamo non serve?)  che, è vero,  è esattamente quello che le Associazioni aderenti a  Conftrasporto compresa la Fiap avevano chiesto, ma che ci piacerebbe capire come  gli alti burocrati del ministero dell'Ambiente pensano di imporre ai vettori esteri visto che le norme non lo prevedono:  forse sventolandogli sotto il naso la nota esplicativa?!!  Lo stesso slittamento di 30 giorni dell'entrata in vigore delle sanzioni ha il sapore della beffa; se il sistema non funziona - come è stato ampiamente dimostrato in più occasioni - serve a nulla spostare le sanzioni se prima non si prevvede a modificarlo.  Fra trenta giorni saremo punto e a capo, il sistema continuerà a non funzionare,  gli autotrasportatori si beccheranno le sanzioni e in più verranno accusati di sabotare il Sistri per motivi abbietti o incoffessabili o penalmente rilevanti.  Complimenti Ministro, alla fine l'operazione di lasciare il cerino acceso in mano alle imprese di autotrasporto Le è riuscita perfettamente sempre che, in un soprassalto di dignità, i nostri associati non decidano, come noi modestamente abbiamo in più occasioni suggerito, di rifiutarsi di effettuare trasporti di rifiuti pericolosi. In fondo, fintanto che questi restano nel recinto dell'azienda che li ha prodotti la responsabilità sul corretto stoccaggio e smaltimento è in capo ai dirigenti della stessa, vorrà dire che finalmente anche loro si faranno parte diligente venendo a bussare alla sua porta in cerca di soluzioni.  Un pò corre il cane e un pò corre la lepre tanto per dirla con un vecchio proverbio toscano. Noi abbiamo corso inutilmente per  troppo tempo sia con Lei che con i suoi predecessori e, a questo punto,  passiamo volentieri la mano. Vai alla nota ministeriale al seguente link Silvio Faggi segretario generale Fiap