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Trasporti da 108 Ton: è giusto lasciarli circolare?

| Pubblicato in News
TIR TESTATA Articolo tratto dalla Rivista TIR n° 196-2016, a cura di Silvio Faggi, Vice presidente del Comitato Centrale dell’Albo e Segretario Generale di FIAP.

Grazie ad una modifica del Codice della Strada è consentito il transito di complessi fino a 108 Ton purchè abbiano l’autorizzazione degli enti proprietari delle strade.

Il crollo del cavalcavia sulla Statale 36, a Lecco, mentre passava un trasporto eccezionale da 108 tonnellate, riapre una vecchia questione dell’autotrasporto: permettere o meno il passaggio di questi veicoli autorizzati che trasportano pesi eccezionali così rilevanti. Per consentire la loro circolazione qualche anno fa venne addirittura modificata l’interpretazione di una norma del Codice della Strada, l’articolo 10, comma secondo.

Cos’è il trasporto eccezionale

Il trasporto eccezionale è nato per consentire di muovere pezzi indivisibili con una sagoma o un peso superiori a quelli ammessi al Codice della Strada, che per gli autoarticolati a cinque assi impone una massa non superiore a 44 tonnellate.

In seguito alla pressione di alcuni gruppi industriali, legati soprattutto all’industria siderurgica, però, venne approvata una deroga che per alcuni prodotti consente di superare i limiti anche in presenza di colli divisibili, per consentire il trasporto di più coils (per i profani trattasi di rotoli di lamiera) sullo stesso semirimorchio.

È quindi consentito il transito di complessi fino a 108 tonnellate, purché abbiano l’autorizzazione degli enti proprietari delle strade. Ma se in autostrada il sovraccarico è tabù, grazie all’Overload Tutor, che consente di individuare i veicoli in movimento che presentano carichi eccedenti le norme, fermarli e sanzionarli altrove è però complesso.

Chi fa le verifiche?

Quanto caricano effettivamente questi veicoli? Esistono pese in grado di effettuare le opportune verifiche? Qualcuno si è mai chiesto dove circolano visto che la Società autostrade non li vuol vedere neanche in fotografia? Non ci si può credere ma circolano sulla rete viaria normale, vecchie strade consolari o strade statali e provinciali progettate per la maggior parte nel dopoguerra per veicoli il cui peso è un terzo di questi. Basta percorrere le strade adiacenti i porti di Ravenna o di Marghera per rendersi conto cosa significhi lasciar circolare questi veicoli; carreggiate in uscita ridotte a due fossati in corrispondenza delle ruote. E allora una domanda nasce spontanea: ma se la Società autostrade si preoccupa di salvaguardare i propri bilanci scoraggiando la pratica del sovraccarico (sovraccarichi magari anche di solo qualche quintale), perché non si fa lo stesso sulle strade urbane? Per quale motivo l’industria siderurgica che utilizza i coils deve essere avvantaggiata enormemente, sul trasporto, rispetto alle imprese di altri settori, scaricando i costi generati da questo bel “regalo” sulla fiscalità generale? Una cosa è certa: da questo tipo di trasporti le nostre imprese non traggono nessun vantaggio. Anzi, spesso viaggiano a tariffe ancora più basse di quelle dei 44 Ton.

download icon Trasporti da 108 Ton e giusto lasciarli circolare Tir 196 2016 11
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