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IRU, l'organizzazione mondiale del trasporto su strada, lo scorso 19 gennaio 2021, ha inviato una lettera al cancelliere tedesco Angela Merkel sul caos che si sta diffondendo nella rete di trasporto merci in Europa a causa delle nuove restrizioni alle frontiere per i camionisti imposte dal suo governo.
L'Organizzazione Internazionale ha fatto rilevare che il rifiuto della Germania di esentare i camionisti professionisti dai test obbligatori COVID-19 infrange i suoi precedenti impegni sulle cosiddette Corsie Verdi - le Green Lanes - dell'UE e la libera circolazione delle merci, e inoltre non ostacola la diffusione del virus.
L'assunzione, in fotocopia, di "restrizioni" similari o conseguenti, anche in altri paesi e regioni europee, al fine di evitare concentrazioni di veicoli, e loro autisti, sul proprio territorio sta creando una reazione a catena in tutta Europa, il cui esito finale è il blocco delle catene di approvvigionamento delle filiere produttive e del commercio.
"Gli autisti di camion, soli nella loro cabina e lavorando secondo rigide misure igieniche, rappresentano un rischio minimo per la diffusione del virus", ha dichiarato il Segretario generale dell'IRU Umberto de Pretto. "Fargli fare la fila per ore a temperature anche sotto lo zero in centri di prova improvvisati sul ciglio della strada senza un adeguato controllo fisico della distanza non è solo inutile, è pericoloso".
La decisione unilaterale della Germania sta bloccando la libera circolazione delle merci, colpendo le catene di approvvigionamento in tutta l'UE. Supermercati, ospedali e fabbriche vedranno presto problemi di approvvigionamento in tutta Europa e oltre.
"La Germania è stata a lungo un'ancora per il libero scambio nel mercato unico europeo - ha specificato De Pretto. Abbiamo chiesto alla Cancelliera Merkel di riconoscere il danno che la decisione del suo governo sta ora causando, specialmente ai paesi vicini, e di esentare immediatamente i camionisti dai test obbligatori COVID-19 in modo che possano fare il loro lavoro e mantenere le catene di approvvigionamento in movimento. La Germania dovrebbe essere un riferimento per un'Europa unita nella lotta contro la pandemia, evitando di causare il caos con restrizioni di confine miopi e inutili"
(fonte IRU)