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Trasporti Internazionali - L'Italia ha aderito al Protocollo E-CMR

Un disegno di legge ratifica l’adesione della Repubblica italiana al Protocollo addizionale della Convenzione CMR, relativo alla lettera di vettura elettronica. Peron FIAP "Strumento si di digitalizzazione, ma anche di sicurezza e regolarità nel trasporto."

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Lo scorso 17 aprile, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha approvato il Disegno di Legge di ratifica con cui anche l'Italia aderisce al Protocollo addizionale alla Convenzione CMR - Convention Relative au Contrat de Transport International de Marchandises par Route - per l'utilizzo della cosiddetta E-CMR, ossia la lettera di vettura elettronica. Un "addendum" alla CMR, convenzione del 1956 che disciplina vari aspetti legali relativi al trasporto internazionale su strada, come i rapporti di diritto civile tra le parti contrattualmente coinvolte - ad esempio i diritti e gli obblighi delle parti, la responsabilità del mittente e del vettore ed i limiti di risarcimento del danno in entità differente rispetto al trasporto su strada nazionale - la cui approvazione risale ormai al maggio del 2008, ma che non fu, a suo tempo, recepito dall'Stato Italiano.

"La E-CMR, anzi, per meglio dire, il recepimento dell'addendum alla Convenzione, è stato uno dei primi ambiti di interesse e di approfondimento nel avvio, nel 2018, del rapporto tra IRU e FIAP - dice Alessandro Peron, Segretario generale della Federazione. In quel periodo, nel quale la spinta a livello europeo, sia dal punto di vista normativo che tecnologico, era notevole, l'interesse su tale innovazione in Italia risultò essere scarso, se non addirittura contrastato. E', infatti, risaputo che la digitalizzazione della lettera di vettura CMR, non permette errori e utilizzi, per così dire, impropri a chiunque sia coinvolto nel processo del trasporto internazionale. Erano già, a suo tempo, evidenti i vantaggi derivanti dalla sua adozione, a partire dalla sicurezza e alla validità delle informazioni in essa contenute e gestite, in modo particolare ai fini fiscali, alla interoperabilità dei dati. Trattammo l'argomento anche nel corso di un workshop nell'edizione 2019 del Transpotec Logitec, e confermammo la validità dell'E-CMR sottoscrivendo, unica Organizzazione italiana a farlo, il Muscat Compact di IRU, tra i cui pilastri trovava collocazione l'innovazione digitale. Una evidente convinzione sulla validità dello strumento confermata anche negli interventi in Ambito Economico inseriti nelle proposte della Federazione alla Politica esplicitate in occasione delle Elezioni Politiche 2022. Quindi, un ulteriore obiettivo raggiunto. Ben venga, quindi, l'E-CMR, strumento di digitalizzazione, ma anche di sicurezza e regolarità nel trasporto."

Come si deduce nel comunicato della Presidenza del Consiglio, emanato successivamente alla approvazione del Disegno di legge, trattasi di un traguardo importante previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR, ricompreso tra le riforme per la semplificazione delle procedure logistiche e digitalizzazione dei documenti di trasporto - Misura 3 Componente 2 "Intermodalità e logistica integrata" - nel quadro dell'attuazione del Regolamento Europeo 1056/2020 eFTI, che disciplina gli standard di interoperabilità per la trasmissione armonizzata a livello europeo delle informazioni relative al trasporto merci.

"Probabilmente i tempi per la sua adozione sono divenuti quelli giusti, e gli obiettivi del PNRR hanno reso fattibile il recepimento - prosegue Peron - soprattutto in un contesto nel quale gli scambi internazionali, l'import /export di materie prime e prodotti finiti hanno, ancora una volta, evidenziato la loro forza per l'economia italiana, nel quadro complessivo del principio della libera circolazione delle merci. Ora il quadro giuridico per il suo impiego è definito, anche se occorre la ratifica dei rami parlamentari. Rimane la facoltà del suo utilizzo, ma nelle relazioni intermodali dovrà divenire strumento abituale. Approfondiremo la materia, nel prosieguo, soprattutto con Unioncamere, IRU e con tutti coloro i quali desidereranno conoscere al meglio la materia."

Link alla nota del Governo italiano del 17 aprile 2023 - Comunicato stampa del CdM n. 29

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