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UNATRAS invia ai partiti un programma con le proposte per lo sviluppo e la competitività delle nostre imprese dell' autotrasporto

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unatras Le Federazioni aderenti all'Unatras, Unione Nazionale delle Associazioni dell'Autotrasporto Merci, hanno inviato alle forze politiche un documento contenente le proposte per lo sviluppo e la competitività delle imprese italiane di autotrasporto, in vista delle prossime elezioni nazionali del 4 marzo 2018. Pubblichiamo il programma integrale - disponibile anche in allegato - articolato nei 5 macro punti di seguito: 1.  PACCHETTO MOBILITA’ UE – ROAD ALLIANCE Alla luce del pacchetto di proposte legislative presentate dalla Commissione Europea ed attualmente in discussione al Parlamento, è necessario che l’Italia mantenga una posizione netta di contrasto alla concorrenza sleale ed al dumping sociale, facendo leva sull’alleanza con gli altri Paesi firmatari della Road Alliance. A tal fine occorre: –Omogeneizzare i trattamenti economici, sociali e normativi dei lavoratori e dei costi a carico delle imprese di autotrasporto dei diversi Paesi UE. –Contrastare ogni ipotesi di ulteriore liberalizzazione del cabotaggio stradale. –Estendere la normativa sul distacco transnazionale ai trasporti internazionali da e per l’Italia effettuati dalle imprese estere. –Implementare un sistema nazionale di controlli mirati sui vettori stradali soprattutto esteri che concorrono slealmente eludendo le normative sociali, da effettuare attraverso strumenti tecnologici avanzati quali l’e-CMR e big data (telepass, tutor, dogane) a tutela dell’economia e delle imprese italiane. –Smart Roads: sviluppare e sperimentare attraverso un pieno coinvolgimento delle imprese di autotrasporto 2. REGOLARITA’ DEL MERCATO – SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA Considerato che un mercato regolare è interesse dell’economia nazionale e del consumatore finale, occorre: –Garantire l’effettiva funzionalità del Portale Regolarità Albo che assicura la netta evidenza delle imprese irregolari per l’affidamento dei servizi di trasporto, rimuovendo gli ostacoli ancora presenti al pieno e continuativo scambio di dati tra l’Albo ed i soggetti che detengono le informazioni utili alla verifica costante della regolarità contributiva, amministrativa e tecnico-operativa degli autotrasportatori. –Realizzare una razionalizzazione normativa del settore intervenendo su: riforma del Codice della Strada (fallita in questa legislatura), revisione del calendario dei divieti di circolazione per i mezzi pesanti, attivazione delle deroghe nazionali al 561/2006, semplificazione procedure per accesso alla professione ed al mercato, revisione della disciplina sui trasporti eccezionali. –Rafforzare il contrasto alle cooperative spurie che determinano esclusivamente un abbattimento selvaggio dei costi del servizio di trasporto, attraverso il ripristino del concetto di mutualità proprio della cooperazione; –Dare piena operatività agli uffici della motorizzazione civile, rendere definitiva l’integrazione tra Motorizzazione e Pubblico Registro Automobilistico(PRA) per evitare duplicazione di costi e procedure, affidamento dei processi di revisione dei mezzi pesanti anche agli operatori privati abilitati, assicurando sempre la funzione di controllo pubblica. –Introdurre uno strumento di periodica indicazione dei livelli di costi di riferimento sia ai committenti che ai vettori, ad opera della Pubblica Amministrazione, per la esecuzione dei servizi di trasporto a tutela della regolarità, sicurezza e leale concorrenza del mercato. –Individuare procedure certe che rendano effettivo il rispetto della norma sui tempi di pagamento del trasporto da parte del committente. –Valorizzare il contratto scritto quale strumento utile a garantire la pari dignità delle parti. 3.      GOVERNANCE DEL SETTORE La recente istituzione del Partenariato della Logistica e dei Trasporti, quale nuova struttura all’interno del Ministero, risulta avulsa da una riforma complessiva della governance del settore. Si ritiene pertanto opportuno: –Rafforzare il ruolo del Comitato centrale dell’Albo quale vera espressione degli interessi dell’autotrasporto e ripristinare la Consulta generale dei Trasporti e della Logistica quale sede di discussione degli indirizzi strategici del settore con piena rappresentatività e capacità di sintesi delle esigenze delle diverse modalità di trasporto. 4.      FONDI STRUTTURALI PER L’AUTOTRASPORTO Per assicurare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del settore e contenimento del divario con i costi di gestione delle imprese estere occorre: Evitare qualsiasi taglio alle misure attuali quali: il rimborso accise sul gasolio, la riduzione compensata dei pedaggi autostradali e le deduzioni forfetarie per le spese non documentate, vitali per le imprese di piccole dimensione. –Garantire le risorse strutturali adeguate confermando lo stanziamento di 250 milioni euro annui. –Incentivare fortemente il rinnovo del parco veicolare circolante per adeguarlo ai migliori standard di sostenibilità ambientale ed innovazione tecnologica (Euro VI e trazioni  alternative), attraverso le seguenti misure: ⇒ conferma Super/Iperammortamento, ⇒ rifinanziamento Nuova Sabatini e Fondo di Garanzia - Sezione Speciale Autotrasporto, ⇒ introduzione di incentivi aggiuntivi per la rottamazione dei veicoli obsoleti. –Incentivare il trasporto combinato e verificare risorse/incentivi all’intermodalità Ferrobonus – Marebonus (valutazione su utilizzo ed  efficacia della misura) In tema di uso delle infrastrutture verificare la corretta applicazione dei contratti di concessione in ragione degli investimenti eseguiti coinvolgendo anche le associazioni di categoria dell’autotrasporto e garantire che gli introiti derivanti dalle tariffazioni autostradali siano reinvestiti nello stesso settore che li ha generati. 5. BUONA OCCUPAZIONE E RICAMBIO GENERAZIONALE AUTISTI Per far fronte alla penuria di autisti nel settore e garantire linfa giovane al settore che richiede preparazione, buona salute e competenze tecnologiche alla guida dei veicoli moderni occorre: –Incentivare programmi formativi e di inserimento lavorativo per giovani autisti nell’autotrasporto, come quello finanziato dall’Albo Autotrasporto nel 2017. –Riconoscere quale lavoro usurante quello effettuato da autisti dipendenti e conducenti artigiani di veicoli pesanti.  
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