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Viabilità - Cantieri e divieti nel periodo estivo

Necessaria una opportuna e approfondita riflessione sulle molteplici questioni che emergono, soprattutto sulla questione pedaggi autostradali

| Pubblicato in News
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Viabilità Italia ha reso disponibili, sul proprio sito, le informazioni relative alle previsioni di traffico per il periodo estivo 2021. Come evidenziato nella rappresentazione grafica del calendario per il mese di luglio 2021, che riporta anche l’indicazione dei divieti di circolazione per il veicoli di peso superiore alle 7,5 tonnellate, i prossimi due fine settimana – compreso quindi quello del 1° agosto - saranno da “bollino rosso”. Una informazione di per sé consueta che però assume particolare interesse per la pubblicazione contestuale dell’elenco dei cantieri definiti “inamovibili” che saranno attivi sulla rete autostradale a pedaggio e a libero transito, nel periodo estivo 2021 – riferiti al periodo dal 15 luglio al 6 settembre. Quello delle tratte a pagamento suddiviso, tra l’altro, in cantieri con “turbative” certe previste nei giorni di esodo, con “possibili” turbative nelle fasce orarie di punta ovvero, con turbative per il traffico “assenti o minime”. L’altro, quelle tratte a libero transito, suddiviso solo per regioni, senza l’indicazione dei possibili “disturbi”, che sembra delineare una sorta di discriminazione dell’utenza. Sono, a nostra valutazione, elementi che possono essere assunti come corollario alla questione, di attualità, della procedura sanzionatoria che l’Antitrust ha avviato verso Autostrade per l’Italia, in riferimento alla “riduzione” dei pedaggi nelle tratte autostradali con notevoli problemi di viabilità.

Diviene, infatti, ben evidente e comprensibile come la questione dei cantieri e del pagamento dei pedaggi con cantieri attivi (anche se necessari per la sicurezza), come posta di recente, non rilevi unicamente per i nodi autostradali della Liguria, e di Genova in modo particolare, ma riguardi l’intera rete infrastrutturale autostradale. In ogni situazione creata da un cantiere sia l’utenza privata, ma soprattutto quella commerciale ed in modo particolare dell’Autotrasporto Professionale, subiscono pesantemente i ritardi, ed il pagamento del pedaggio “in ogni caso”, oltre al danno che deriva dallo spreco di tempo indotto, si rivela essere una beffa, soprattutto nel portafogli dell’imprenditore, al quale può essere chiesta anche una “penale” nel caso di mancato rispetto di patti contrattuali stipulati con la committenza.

Come anche citato da organi di informazione del settore, la Società si è difesa sostenendo che attuando una campagna informativa si permette agli utenti di “scegliere” se usare l’infrastruttura o meno. Evviva gli elenchi allora. Una affermazione, francamente, semplicistica che si disinteressa e disconosce lo sviluppo delle infrastrutture nelle aree urbane, dei divieti complessivamente introdotti nelle medesime aree e della risorsa “tempo” e relativi costi che tanto, ed enormemente, rilevano nei traffici commerciali, al punto che, ad esempio, la questione del chilometraggio georeferenziato dei servizi per il trasporto container – leggasi nuovo distanziere – diviene una criticità quando i percorsi della merce variano anche solo minimo del 2% rispetto a quanto concordato precedentemente con il committente, e senza pensare ai consumi derivanti (gasolio, altri combustibili e clausole di fuel surcharge).

La questione “cantieri” e “pedaggi” va considerata e analizzata nella sua interezza, non basandosi su singoli elementi oggettivi. Un tema rilevante e critico, che va valutato anch’esso nella complessità e totalità degli effetti che ne derivano con chi di competenza, Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili e Ministero dell’Economia e delle Finanze in primis. Non dimentichiamoci, infine, che per “scaricare” dal traffico commerciale le strade urbane ed extra urbane e favorire la sicurezza e la fluidità dei traffici commerciali, da anni si favorisce l’uso dell’infrastruttura autostradale, attuando la politica del rimborso dei pedaggi autostradali. Ma qui ci fermiamo. Per ora.

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