Enrico Giovannini, romano, classe 1957, è il neo Ministro alle Infrastrutture e trasporti del Governo presieduto dal Prof. Draghi. Insegna Statistica economica all’università Tor Vergata di Roma nel corso di laurea in Analisi e politiche per lo sviluppo sostenibile e in Statistica. È docente di Sviluppo sostenibile anche alla Luiss di Roma. Un tema, quest’ultimo che per il neo Ministro rappresenterebbe è una vera e propria passione. Nel 2016 fonda, infatti, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile ASVIS con l’obiettivo di far crescere e sviluppare anche nel nostro Paese la cultura della sostenibilità, in riferimento agli obiettivi multicolore dell’Agenda 2030. L’ASVIS, di cui Giovannini è portavoce, riunisce oltre 290 tra istituzioni, associazioni e gruppi della società civile, tra università, Terzo settore, fondazioni private.
Nel 2009, Giovannini è stato nominato presidente dell'ISTAT, In quegli anni, aprendolo l'Istituto ad una maggiore collaborazione con gli altri organismi europei e rendendolo uno dei più autorevoli istituti di statistica del mondo. Di quel periodo, la collaborazione con il Cnel per lo sviluppo degli indicatori BES – Benessere Equo e Sostenibile – e ha istituito la Scuola superiore di statistica.
Ha ricoperto l’incarico fino al 2013, quando il Presidente del Consiglio Enrico Letta lo ha chiamato a guidare il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Esperienza terminata nel 2014. Nel 2011 era stato chiamato da Silvio Berlusconi, allora Premier, a guidare il “Gruppo di lavoro Economia non osservata e flussi finanziari”. Poi, nel 2013, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha chiamato in una squadra di saggi per indicare le priorità per uscire dalla crisi economica e istituzionale. È anche Presidente dell’European Statistical Governance Advisory Board, l’organismo che supervisiona gli istituti statistici europei.
“Al neo Ministro delle Infrastrutture e Trasporti l'augurio di buon lavoro della FIAP – dice Alessandro Peron, Segretario Generale - Federazione sempre pronta a dare il proprio contributo in termini di idee e proposte nella ricerca della migliore soluzione alle molte problematiche e criticità che interessano il settore, nel segno della coerenza e della franchezza che da sempre la contraddistingue. Alle conosciute tematiche che riguardano il settore, quali ad esempio la questione delle Alpi e le infrastrutture, i tempi di pagamento ed il rapporto con l’ART – Autorità di Regolazione dei Trasporti, si aggiungono gli obiettivi dell’Agenza 2030 per lo sviluppo sostenibile, e l’influenza che proiettano già ora sul comparto del Trasporto e della Logistica. Temi come riduzione dell’impronta di carbonio nelle attività e nei servizi, che investiranno le Imprese del settore in modo decisamente impegnativo, dal punto di vista organizzativo, economico e finanziario. Aspetto, quest’ultimo, fortemente connesso agli investimenti, verso il quale l’attenzione di FIAP sta crescendo. Non solo “sostenibilità ambientale” in senso stretto e unico, bensì “sostenibilità aziendale”, concetto più ampio e completo, legato ad una produzione del valore aziendale e relativi investimenti che, sempre di più, saranno valutati per il loro impatto in termini ambientali, sociali e di governance. Sono i fattori ESG – Environmental, Social e Governance - la cui osservazione, valutazione e controllo permettono, già adesso, di volgere lo sguardo ai benefici proiettati sulla società e sull’ambiente. Rapportarsi con un conoscitore delle problematiche connesse alla transizione energetica orientata alle emissioni zero e alla sostenibilità – da intendersi, quindi, nel suo significato più ampio possibile – realizza una condizione ottimale per ogni futuro confronto.”
Al Ministro uscente On. Paola De Micheli va il ringraziamento di FIAP per il dialogo aperto e quanto svolto.
