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La questione del Brennero sotto i riflettori dell'UE

Raluca Marian Director of EU Advocacy di IRU: "Le parole non sono più sufficienti. Ora la Commissione UE dovrebbe aprire la sua cassetta degli attrezzi legali". Peron FIAP " Uno scenario inaccettabile"

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La questione del Brennero sotto i riflettori dellUE

Durante la riunione del Consiglio Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia tenutasi a Lussemburgo la scorsa settimana, i Ministri dei Trasporti dell'UE hanno discusso della libera circolazione delle merci lungo il passo del Brennero, una parte fondamentale di una delle direttrici UE più transitate.
L'IRU, impegnata nella questione, anche tramite la forte sollecitazione di FIAP - ha accolto con favore gli sforzi dei Ministri dei Trasporti tedesco e italiano per portare la questione all'attenzione di tutti i Ministri dei Trasporti dell'UE, ma una soluzione concreta e coerente continua a "sfuggire".

Negli ultimi dieci anni, le merci in transito attraverso l'Austria hanno dovuto affrontare sfide importanti. L'imposizione da parte dell'Austria di restrizioni quantitative al trasporto merci su strada ha causato inutili e gravose interruzioni, e danni economici. Durante l'incontro, sia la Germania che l'Italia hanno sottolineato che la situazione attuale è insostenibile e causa lunghe code alle frontiere. Ancora più importante, hanno sottolineato che il principio della libera circolazione dovrebbe essere salvaguardato.

Obiezioni che hanno ricevuto il sostengo dai Ministri dei Trasporti di Bulgaria, Repubblica Ceca, Lituania, Paesi Bassi e Romania, che hanno riaffermato la necessità del rispetto del principio della libertà di movimento in tutta l'UE.
Ciò dimostra che la questione del passo del Brennero è una questione europea, che ha un impatto sulla facilitazione del commercio in tutto il blocco dei Paesi dell'Unione

Raluca Marian, Direttore della difesa dell'UE dell'IRU , ha dichiarato: “Purtroppo l'Austria non ha mostrato alcuna reale volontà di risolvere la questione del Brennero, che si trascina da anni. Continuiamo a sentire parlare di trasporto ferroviario e combinato come soluzione. Ma come il tempo ha dimostrato, la ferrovia da sola non è in grado di far fronte al volume di merci in transito attraverso il Brennero. Sono necessarie entrambe le modalità individuali e la loro combinazione. I divieti di circolazione hanno causato una massiccia congestione del traffico. Le code raggiungono i 70 km. Questa è una situazione inaccettabile, per non parlare delle emissioni di CO2. Basta solo immaginare l'impatto disastroso dei camion che avanzano lentamente per ore, per rendere l'atteggiamento dell'Austria ancora più difficile da capire”.
Apprezziamo gli sforzi della Commissaria europea per i Trasporti Adina Valean per portare gli Stati membri al tavolo per migliorare la sostenibilità del passo del Brennero mantenendo la libera circolazione delle merci. Ora la Commissione
dovrebbe utilizzare tutti gli strumenti giuridici a sua disposizione per sbloccare la situazione. Le parole non sono più sufficienti".

L'IRU ha ripetutamente esortato i responsabili politici dell'UE e nazionali ad agire rapidamente e garantire che le merci si muovano senza problemi attraverso uno dei punti di transito più importanti dell'UE, che vede circa 7.000 movimenti di camion al giorno. Il ministro della Mobilità austriaco, Leonore Gewessler, ha confermato che 5,2 milioni di camion hanno attraversato il passo del Brennero nel 2022. Un volume di transito così elevato richiede una soluzione rapida per facilitare la circolazione dei camion attraverso Austria, Germania e Italia.

Limitare la libera circolazione delle merci all'interno dell'UE ha un effetto notevolmente negativo sul funzionamento del mercato interno nonché, nel caso del Brennero, sugli sforzi di riduzione delle emissioni e sulla qualità dell'aria.

"La FIAP negli ultimi mesi si è impegnata a far emergere ulteriormente la questione del Brennero e delle Alpi presso l'IRU e le Associazioni del settore che ne fanno parte - aggiunge Alessandro Peron, Segretario generale FIAP, commentando le notizie pervenute. Lo abbiamo fatto anche scrivendo ai Ministeri interessati mettendo in evidenza non solo gli aspetti di natura ambientale, di innegabile importanza, bensì mettendo in grande evidenza l'impatto negativo sull'economia e le imprese del nostro Paese di decisioni del tutto arbitrarie e non suffragate da dati concreti e coerenti, chiedendo l'apertura di un tavolo interministeriale Trasporti, Industria, Agricoltura e Ambiente.

I dati contenuti nel rapporto di Uniotrasporti, di recente presentato a Bolzano e che abbiamo diffuso a livello europeo, sono la conferma del danno economico e ambientale conseguente, a cui si aggiunge la beffa della deroga che permette, per ragioni di carattere territoriale, alle imprese di autotrasporto austriache di poter svolgere i loro servizi in regime di esonero. L'impatto sull'ambiente di questi veicoli esonerati è forse diverso da quello degli altri ? Non credo. Questa si chiama concorrenza sleale. Uno scenario inaccettabile che rimarcheremo ulteriomente nella prossima riunione del Comitato Trasporto Merci dell'IRU che si svolgerà il prossimo 28 giugno 2023 a Bruxelles, in un apposito tavolo di confronto organizzato, su nostra sollecitazione, da IRU, che ringraziamo per l'importante impegno profuso."

La nota IRU di commento sulla questione Brennero: Solution to Brenner bottleneck continues to elude the EU

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