Angolo Legale
Omicidio Stradale. Basta una qualunque violazione al Codice della Strada.
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A partire dal 25 marzo 2016, con l’entrata in vigore della Legge n. 41 del 23 marzo 2016, l’omicidio stradale è diventato realtà. L’obiettivo della norma è evidentemente di ordine sociale, volendo fornire un ulteriore freno al numero di incidenti con decessi e feriti che tutti i giorni si verificano sul nostro territorio.
Nello specifico “Chiunque cagioni per colpa la morte di una persona con violazione delle norme in materia di circolazione stradale è punito con la reclusione da due a sette anni” e il reato ricorre in tutti quei casi in cui l’omicidio si consumi a causa della violazione di una qualsiasi disposizione del Codice della Strada.
Le stesse disposizioni, con sanzioni penali diminuite, valgono anche per chiunque, violando una qualsiasi disposizione del Codice della Strada cagioni ad altri lesioni personali gravi o gravissime.
Quali sono le conseguenze dell’introduzione dei reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali sui conducenti professionali?
E’ quanto cerca di chiarire l’Avv. Silvia Alibardi di FIAP, attraverso Il presente articolo.
Dopo aver passato in rassegna tutte le principali novità introdotte dalla norma, ivi comprese le pene, più severe, e le sanzioni accessorie vigenti per i trasgressori, l’Avv. Alibardi affronta più nello specifico le conseguenze della nuova disciplina per i conducenti professionali e gli autisti di mezzi pesanti ed autobus.